Nuove regole per gli incentivi alla produzione di energia da biomasse

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, a firma del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, e del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il decreto che disciplina l’Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. (Decreto 23 giugno 2016 – Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico).

Il decreto recepisce la direttiva europea 28/2009 e riorganizza l’intero settore tenendo conto dei target di produzione di energia da rinnovabili (il 17% entro il 2020) fissata dagli accordi internazionali sottoscritti dall’Italia.

Il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2016.

Il settore con uno stanziamento di incentivi maggiori sarà quello delle biomasse, con 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica di scarti e dei residui dell’agricoltura. L’accesso agli incentivi avverrà direttamente per gli impianti “sottosoglia”, oppure attraverso le aste e i registri per quelli di potenza maggiore.
Gli impianti alimentati a biomassa di potenza fino a 200kW, oltre ad aver accesso diretto agli incentivi senza passare per i meccanismi di aste e registri, potranno richiedere tali incentivi per tutto il 2017, a differenza delle altre tipologie di impianti e di rinnovabili per le quali il provvedimento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2016.

Le tariffe incentivanti per i nuovi impianti alimentati a biomassa si confermano estremamente importanti, e vengono distinte secondo due macrocategorie: sottoprodotti (ovvero prodotti di scarto) e prodotti.
Per i sottoprodotti provenienti da attività agricole, di allevamento, dalla gestione del verde e da attività forestale, così come per i sottoprodotti provenienti da attività alimentari ed agroindustriali, sono previsti 0,246 € per kW/h
Per i prodotti relativi a specie erbacee annuali o poliennali, oa spcie arboree, sono previsti 0,210 €.
Sul fronte delle autorizzazioni, che sono di competenza regionale, si definiscono tre percorsi sulla base della dimensione dell’impianto: la comunicazione per gli impianti più piccoli, la dichiarazione inizio lavori per gli impianti medi, l’autorizzazione unica per gli impianti più grandi. A tal proposito il Ministero dell’Ambiente ha emanato nel settembre scorso le linee guida per le Regioni in materia di autorizzazione unica.